Spesso si tende ad imputare il dolore lombare al sistema muscolo-scheletrico, ma non sempre è così. In questo articolo, infatti, ci soffermeremo sulle correlazioni viscerali, soprattutto riguardanti l’intestino.
In un articolo precedente avevamo già trattato le diverse problematiche che possono essere causa di lombalgia, ma la cosa che ci interessa è che le cause legate a problemi viscerali riguardano il 2% dei casi. Sono, quindi, abbastanza rare ma vedremo come in realtà sono frequentemente presenti.
DOLORE VISCERALE
Il dolore viscerale è veicolato da una tipologia di fibre nervose che lo rendono di tipo profondo e poco localizzabile. Spesso infatti il dolore viscerale, in particolare quello intestinale, si estende in gran parte dell’area addominale ed è difficile localizzare il punto esatto di partenza del dolore. Inoltre, la percezione del dolore viscerale spesso provoca un dolore di tipo riferito ossia che viene percepito in aree non correlate con la sede della lesione.
Per capire come un problema viscerale possa provocarci una lombalgia dobbiamo fare un accenno alle innervazioni presenti in quella zona.
L’intestino è un organo del corpo umano che fa parte dell’apparato digerente, fa seguito allo stomaco e si divide in intestino tenue e crasso. Si estende dal piloro (valvola compresa tra stomaco e intestino tenue) all’ano. Dunque, la sua estensione comprende quasi tutta l’area addominale. Ma capire perché si avverte un dolore riferito, ciò che ci interessa osservare è la sua innervazione.
L’intestino tenue, infatti, è innervato dai nervi provenienti dal tratto delle vertebre toraciche che vanno dalla T8 alla T12, mentre l’intestino crasso è innervato dai nervi provenienti dal tratto che va dalla T10 alla lombare L2. Le ricerche hanno dimostrato che il dolore riferito dell’intestino è percepito nell’area addominale centrale, bassa e sui fianchi, ma in generale il dolore acuto può provocare dolore su tutto l’addome. Quindi, la zona lombare non è interessata direttamente. Tuttavia, essendo l’intestino innervato, come abbiamo appena visto, dallo stesso tratto di innervazione della muscolatura lombare, il dolore può essere percepito in questa zona.
Inoltre, il dolore lombare associato a un problema viscerale può avere un’altra importante causa: un dolore acuto o anche cronico che può essere provocato, ad esempio, dalla sindrome del colon irritabile, può portare ad un adattamento posturale stressante per la zona lombare. Questo perché si cerca di assumere una posizione antalgica. Infatti, si può notare facilmente, come un dolore addominale provoca una flessione del tronco verso la zona interessata, come se il corpo volesse proteggersi per sentire meno dolore. Questo proprio perché, al contrario, un’estensione e uno stiramento addominale peggiorerebbero il dolore.
Questa postura se protratta a lungo può provocare rigidità lombare e tensione della muscolatura lombare, in quanto i muscoli si ritroverebbero a lavorare costantemente allungati e quindi potrebbero indebolirsi ed infine essere soggetti a infortuni, contratture e sviluppare sintomatologia dolorosa. Ed è così che il vostro scarico irregolare, il vostro gonfiore addominale e in generale i vostri problemi intestinali potrebbero essere causa della vostra lombalgia.
Qui di seguito è mostrata un’immagine dei dolori riferiti dei vari organi.
Cosa può fare l’osteopatia?
Come sempre il ruolo dell’osteopatia è considerare l’organismo nel suo intero.
Innanzitutto, bisogna stabilire se esiste una patologia importante attraverso la visita di uno specialista ed eventualmente esami strumentali. Se così non fosse allora una visita osteopatica può fare al caso vostro. L’osteopatia, infatti, andando ad agire sulla causa attraverso un trattamento globale (compreso quello viscerale) del vostro organismo, potrebbe risolvere il vostro problema.
Dunque per concludere, quando percepiamo un dolore non ben definito e pensiamo sia dovuto alla muscolatura, alle articolazioni o più in generale al sistema muscolo-scheletrico, non escludiamo l’origine viscerale.
Tuttavia, una citazione del professor Theodore Woodward “When you hear hoofbeats, think of horses not zebras. – Se senti gli zoccoli pensi al cavallo, non alla zebra” ci suggerisce che nel corso della diagnosi differenziale è sempre bene pensare, innanzitutto, alle ipotesi diagnostiche più probabili e alle patologie più frequenti.
Per cui come sempre rivolgersi agli esperti prima di consultare internet o pensare al peggio!
Riccardo Bagagli – Osteopata