L’obiettivo di questo studio è valutare il livello di conoscenza delle Terapie Complementari (CAM), quanto e come vengono utilizzate nel sistema sanitario Piemontese. Per farlo è stato preso in considerazione l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, ospedale rappresentativo piemontese. Viene spontaneo capire in che modo vengono inserite le CAM in un contesto così grande e specializzato come l’ AOU Città della salute e della scienza di Torino.
L’aspetto positivo è legato alla presenza della collaborazione universitaria e di ricerca che consente l’apertura da parte dell’azienda a più possibili contesti di indagine. In particolare si è voluto valutare nell’indagine, la differenza di e di utilizzo tra medici e infermieri; capire se esiste una differenza anagrafica e lavorativa tra chi le conosce e chi no; in che modo il personale viene a conoscenza dell’esistenza delle CAM e se le utilizzano per sé stessi; in quali reparti vengono utilizzate, da quali figure professionali, con quale frequenza e con quale scopo e definire l’opinione generale del personale medico-infermieristico in merito alle CAM.
La ricerca è stata condotta l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della salute e della scienza di Torino, un polo sanitario che si definisce più grande a livello nazionale ed europeo, conta circa dodicimila dipendenti ed è il risultato della fusione dei tre Ospedali di riferimento: l’ Ospedale Universitario San Giovanni Battista – Molinette di Torino; il Centro Traumatologico Ortopedico-Maria Adelaide (CTO); il Regina Margherita, ospedale infantile pediatrico e l’ospedale Sant’Anna, ginecologico e ostetrico.
Il campione preso in esame comprende medici e infermieri che lavorano presso l’azienda ospedaliera. I medici sono stati individuati tramite un elenco presente sul sito dell’azienda e gli infermieri, con più difficoltà, sono stati reperiti tramite i vari coordinatori infermieristici dei diversi dipartimenti assistenziali. La selezione è estesa a tutti e tre i presidi ospedalieri senza esclusioni. Sono state inviate circa 5000 e mail sugli indirizzi aziendali con i vari questionari da compilare e si è riuscito ad ottenere un campione di 215 risposte (circa il 5% di tasso di risposta) di cui 85 sono medici e 130 sono infermieri. Non è stato facile reperire i candidati al campione, un’ipotesi potrebbe essere lo scarso utilizzo della e mail aziendale oppure la scarsa collaborazione da parte dei coordinatori infermieristici. In ogni caso gli infermieri hanno dato una percentuale maggiore di risposte.
Per l’indagine è stato utilizzato un questionario creato con Google Docs Moduli, compilabile online tramite l’invio per e mail del link direttamente ai candidati del campione. Il questionario è composto da domande a risposta singola, aperta o a scelta multipla e la compilazione era in forma anonima. I dati provenienti dal questionario sono stati raccolti in un database Excel ed analizzati e interpretati mediante le funzionalità del programma medesimo. È composto dalla prima parte da una componente anagrafica che raccoglie il sesso e la fascia di età anagrafica, il percorso di studi,da quanti anni il candidato svolge la professione sanitaria e in quale settore. Ci sono in seguito domande sulla conoscenza delle Terapie Complementari, il canale di conoscenza e se si ha esperienza personale di utilizzo; l’utilizzo nell’ambito lavorativo, la frequenza, lo scopo e le modalità; infine viene indagata l’opinione personale sulla validità e il valore del loro utilizzo.
Il campione
Il campione comprende 215 professionisti di cui 85 medici (61%) e 130 infermieri (39%). Gli 85 medici corrispondono a 48 maschi e 37 femmine; 6 (7%) hanno un’età compresa tra i 20-30 anni, 9 (11%) tra i 31-39 anni, 19 (22%) i tra 40-48 anni, 51 (60%) tra i 49-65 anni. La maggioranza del campione è rappresentativo della Medicina e Chirurgia, il resto si divide tra varie specialità. Per quanto riguarda i 130 infermieri troviamo 18 maschi e 112 femmine; 12 (9%) hanno un’età compresa fra 20-30 anni, 37 (28%) tra i 31-39 anni, 36 (28%) tra i 40-48 anni e 45(35%) tra i 49-65 anni. La maggioranza degli infermieri è rappresentativa della Terapia intensiva e del Pronto soccorso e a seguire c’è la medicina e la chirurgia.
Risultati
Conoscenza delle CAM
Questa parte è indagata da tre principali domande:
Alla domanda ‘Ha già sentito parlare di Terapie Complementari’, 148 (68%) ha risposto che sa bene cosa sono, risultato molto positivo che ci indica già che la maggioranza conosce l’argomento; 50 (24%) ha risposto che gli è capitato di sentirne parlare ma non sanno bene di cosa si tratta; 17 (8%) ha risposto che non conosce assolutamente l’argomento. Nello specifico per quanto riguarda gli infermieri il 66% conosce bene le CAM, il 25% ne ha solo sentito parlare e il 9% non conosce le CAM. Per quanto riguarda i medici il 72% conosce bene le CAM, il 22% ne ha solo sentito parlare e il 6% non conosce affatto l’argomento. In entrambi casi la percentuale maggiore corrisponde a risposte positive circa conoscenza, mentre la percentuale di non conoscenza è relativamente bassa.
Il passaggio successivo è valutare quale è stato il canale di conoscenza, il canale più informativo è l’ambiente di lavoro e i pazienti con 89 risposte (33%), a seguire ci sono al pari i quotidiani, i canali televisivi, le riviste con 51 risposte (19%) e il percorso formativo con 50 risposte (19%), al quarto posto le enciclopedie, internet e i libri con 43 risposte (16%) e infine la famiglia e gli amici con 34 risposte (13%). All’opzione ‘altro’ sono stati inseriti corsi di aggiornamento, esperienza personale e ricerca, un altro dato che conferma l’utilizzo e la divulgazione che avviene presso l’azienda sanitaria. Alla domanda successiva ‘se la risposta è percorso formativo indichi quale e di che durata’, ci sono 40 risposte tutte diverse l’una dall’altra. Per gli Infermieri si va da Corsi di tecniche specialistiche come Reiki, Shiatsu, Corso di Ipnosi a Corsi ECM e Master di primo livello, mentre per i medici si hanno per la maggioranza Corsi di Agopuntura, Ipnosi e Omeopatia. Da queste risposte si inizia a vedere quanto l’Ipnosi abbia la prevalenza di utilizzo presso l’azienda.
Utilizzo delle CAM
La primo tipo di indagine riguarda l’utilizzo personale delle TC dalla quale risulta che più della metà dei medici (54%) e più della metà degli infermieri (52%), non hanno mai usufruito di TC. La restante metà si suddivide con la percentuale maggiore (37% medici, 32% infermieri) per chi le ha usate qualche volta e quella più bassa per chi le usa sempre (9% medici, 16% infermieri). Le TC più utilizzate dal nostro personale sanitario sono le seguenti: al primo posto c’è l’agopuntura con 30 risposte (27%), al secondo posto l’ipnosi/comunicazione ipnotica e l’omeopatia con 22 risposte ciascuno (20%) al terzo posto la fitoterapia con 13 risposte (11%), al quarto posto l’osteopatia con 9 risposte (8%) e al quinto ed ultimo posto lo Shiatsu e il Tocco Armonico con 8 risposte ciascuno (7%), erano poi inserite altre TC come Mindfullness, Cranio sacrale e Reiki le quali però non erano in una quantità rilevante per poter essere conteggiate.
Alla domanda Nel suo ambiente lavorativo sono utilizzate le Terapie Complementari?’:
–Risposte Non lo so: sono 10 su 215 le persone che hanno risposto in questo modo. Il perché di questa risposta può essere ipotizzata o per la non conoscenza delle TC oppure per la non conoscenza delle pratiche utilizzate nel reparto, quello che è certo è che tutti e 10 non hanno mai avuto esperienza personale con le TC, si tratta di 5 infermieri e 5 medici e di questi 10, 4 non hanno mai sentito parlare di TC, 3 sanno cosa sono e 3 ne hanno sentito parlare ma non le conoscono.
-Risposte No: sono 128 su 215, quindi la maggioranza e superano di gran lunga le risposte si. Le persone che hanno risposto No per la maggioranza del 65% (82 risposte) non hanno mai avuto esperienza personale di TC, per il restante 35%(44 risposte), hanno avuto esperienza e ce l’hanno tutt’ora. I reparti in cui non sono utilizzate le TC sono in ordine di quantità di risposte: al primo posto la Chirurgia e l’Ortopedia con 45 n; al secondo posto Terapia Intensiva, Pronto Soccorso e Sala operatoria con 44 no; al terzo la Medicina con 15 no e per ultimi tutti gli altri reparti con 24 risposte rappresentanti diversi dipartimenti. Di questi 82 ritengono che non ci sia la conoscenza, 18 pensano che non ce ne sia la necessità, 16 credono che ci siamo ancora troppi pregiudizi e 11 che ci siano ostacoli da parte del personale dirigenziale.
-Risposte si: 80 su 215, quindi la minoranza. Le persone che hanno risposto Si a questa domanda , l’85% (68) sanno bene cosa sono le TC, il 12% (10) ne ha sentito parlare ma non sanno bene cosa sono e il 3% (2) non sanno cosa sono, risposta un po’ contraddittoria per il fatto che a questa domanda hanno risposto Si e hanno anche elencato le TC utilizzate nel loro reparto di appartenenza, probabilmente queste due persone sanno dell’utilizzo di queste tecniche ma non conoscono la nomenclatura delle Terapie Complementari. Passando alla parte riguardante i presidi assistenziali e l’utilizzo delle TC, abbiamo i seguenti risultati:
–Terapia intensiva, Pronto Soccorso e Sala Operatoria: 18 su 80, è utilizzata al 100% l’ipnosi con una media da 1 a 5 volte a settimana ed è utilizzato al 100% per la riduzione del dolore, al 28% per la preparazione ad esami, al 28% per la diminuzione dello stress e al 44% per la riduzione dei sintomi. Il personale che le utilizza è sia medico che infermieristico in quantità equa.
– Medicina e chirurgia: 21 risposte su 80, è utilizzata l’ipnosi anche qui, 86%(18 dati) e con una percentuale del 14% per il Tocco armonico (3 dati). In media sono utilizzate da 1 a 5 volte di media. Sono utilizzate per la riduzione del dolore (32%), preparazione al esami (26%), riduzione dello stress (25%) e riduzione della sintomatologia (17%). Il personale che le utilizza sono sia medici e infermieri con una leggera maggioranza degli infermieri.
–Oncologia e cure palliative:11 risposte complessive, e abbiamo nel 31% fitoterapia, omeopatia e riflessologia, 37% tocco armonico e 32% l’utilizzo dell’ipnosi, sono utilizzate anche qui con una media da 1 a 5 volte a settimana, sono praticate soprattutto dagli infermieri (8 su11, 73%) e in piccolo percentuale dai medici (3 su 11, 27%). Gli scopi di utilizzo sono per il 70% riduzione del dolore, per il 90% per la riduzione della sintomatologia, per il 30% per la riduzione dello stress.
-Riabilitazione: 9 persone hanno detto che in riabilitazione di utilizzano le TC, in particolare l’agopuntura con una percentuale del 90%(8 risposte ) e l’omeopatia (3 risposte) 40% . La media di utilizzo è sempre da 1 a 5 volte a settimana e ovviamente essendo discipline riconosciute solo ad uso medico, sono utilizzate solo da medici. Gli scopi di utilizzo sono 8 su 9 (90%) per la riduzione del dolore e 4 su 9 per la riduzione della sintomatologia (50%).
I restanti 21 questionari si smistano tra la Nefrologia, Ginecologia, Pediatria, Cardiologia e altri, che per il loro numero e promiscuità non possono dare dei dati significativi. In linea generale la tecnica più utilizzata anche per questi è l’ipnosi seguita dal Tocco Armonico, qua e là troviamo Agopuntura, Omeopatia e Musicoterapia.
Valutazione sull’utilizzo delle CAM
La parte finale dell’indagine valuta l’opinione da parte del campione preso in esame sull’utilizzo delle CAM. La valutazione è stata fatta con 5 domande.
>>Secondo lei potrebbero essere un valido ausilio all’assistenza medico infermieristica?
Per questa domanda abbiamo 147 (68%) si, 11(27%) no e 57 (5%) non so.
>>Ritiene che le TC debbano essere parte integrante della formazione di base medico-infermieristica?
Con 139 (65%) abbiamo la maggioranza di si, con soli 9 risposte no, c’è una forte minoranza (9%) e chi ha risposto non so alla precedente domanda, ha mantenuto la stessa opinione per questa, infatti ci sono 57 risposte non so (26%).
>>Lei personalmente utilizza le TC con suoi pazienti?
Abbiamo 67 (su 215) sì che corrispondono a 37 infermieri e a 30 medici con una maggioranza di utilizzo in Terapia Intensiva/Pronto soccorso e in Terapia del dolore/Cure palliative e 148 no che corrispondono a 93 infermieri e a 55 medici con una maggioranza in Terapia Intensiva/ Pronto soccorso seguiti dalla Chirurgia. Questi due dati appaiono contraddittori perché in Terapia intensiva/Pronto soccorso pare che una parte del personale utilizzi le TC e l’altra parte dichiara di non utilizzarle.
>>Quanto pensa abbia influito l’utilizzo delle TC sulla competenza professionale?
La valutazione è fatta con una scala da 1 a 5 in cui 1 significa poco e 5 significa molto. In linea generale per chi già le utilizza i valori indicati sono per la maggior parte tra 4 e 5 e ritengono che l’utilizzo delle TC abbia influito molto sulla competenza professionale, per chi invece non le utilizza c’è una media tra 1 e 2, quindi non considerano molta influenza sulla competenza professionale.
>>Quanto è positivo il riscontro da parte dei pazienti dell’utilizzo delle TC?.
Risposta valutata di nuovo su una scala da 1 a 5 in cui 1 significa poco e 5 significa molto. Le risposte di 1 e 2 ammontano a 46 risposte che corrispondono a candidati che non utilizzano le TC, quindi è difficile che conoscano il riscontro dei pazienti. Le risposte 3,4 e 5 ammontano a 169 e corrispondono per la maggioranza a candidati che alle precedenti tre domande hanno risposto sì, quindi rimane una coerenza tra utilizzo, apprezzamento delle TC e valutazione del riscontro da parte dei pazienti.
Conclusioni
Questa analisi è stata utile per valutare l’andamento delle CIM nell’AOU Città della salute e della scienza di Torino, anche se ci sono stati dei limiti nella racconta del campione che non era abbastanza omogeneo nel numero delle professionalità e nella suddivisione dei dipartimenti assistenziali. Un campione più ampio raccolto in più tempo avrebbe aiutato a capire meglio le contraddizioni trovate nell’analisi dei dati e la distribuzione delle CIM, mancano infatti molti dipartimenti che sarebbe stato utile analizzare come le Pediatrie e le Ginecologie dell’OIRM Sant’Anna e del Regina Margherita. Nonostante le premesse sulla differenziazione della visione medica e infermieristica, è stato sorprendente notare che i medici hanno lo stesso livello di conoscenza e di utilizzo delle TC degli infermieri. Il canale di conoscenza più utilizzato è l’ambiente di lavoro e i pazienti, molto probabilmente grazie ai risultati ottenuti con le TC, le ricerche e i corsi di formazioni ECM presenti all’interno dell’azienda. Abbiamo appreso che le TC sono davvero poco richieste per uso personale, forse per la mancanza di tempo?
Un altro dato importante è rappresentato dalle TC utilizzate: l’agopuntura da parte dei medici è al primo posto, ma non da meno è l’ipnosi, che, utilizzata sia da medici che infermieri ha preso piede in quasi tutti i presidi assistenziali compresi i presidi di Terapia intensiva e Pronto soccorso. Ci sono ancora delle resistenze e pregiudizi in merito alle TC. La valutazione riguardante il valore legato all’utilizzo delle TC, banalmente, è molto positiva per chi le usa e valutano molto i risultati e i benefici recati alla persona assistita, al contrario chi non le utilizza non pensa a come queste Terapie possano valorizzare il loro rendimento lavorativo.
In conclusione, la Città della salute non è un’azienda ‘ferma’, l’avvio di alcuni progetti e l’utilizzo delle TC dei dipartimenti è recente. Penso che sia necessario dare tempo e spazio alla ricerca, alle indagini e ai seminari che possano informare meglio e incuriosire gli operatori sanitari che ancora ne sono ignari o che ne hanno un pregiudizio. Ci si auspica che un giorno avvenga un’integrazione riconosciuta all’interno del Sistema Sanitario Regionali.
Articolo e tesi di Sara Sblendorio per il Master Universitario di I livello in Medicine Complementari e Terapie Integrate presso l’Università di Siena
Dott.ssa Sara Sblendorio – Amministratore di Medea Salute, infermiera esperta in terapie complementari
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